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  • Immagine del redattoreRedazione Impatto Rock

Land of Damnation - DEMON e VOLUSPA

Di Alessandro Picca

I Land of Damnation, band nata dalle ceneri dei Maelstrom, hanno pubblicato il loro primo EP Demon nel 2017 e, recentemente, il 19 Ottobre 2018 hanno rilasciato un singolo dal nome Voluspa.


Già dagli stage name, ovvero Adrian Peppe "Smith" e DarkTranquillo "Murray" alle chitarra e Rosaria "Harris" al basso si può intuire quali siano le influenze maggiori della band, che si rifà alla NWOBHM e soprattutto agli Iron Maiden, di cui riprendono riff e armonizzazioni che hanno fatto storia. La formazione si consolida con Michele "Svalfio" alla batteria e Luigi "Towt" Smilzo al basso, e con il passaggio di Adrian Peppe alla voce si passa alla attuale line-up.


L' EP parte, dopo un intro di un minuto, con Land of Damnation, senza compromessi, con un fill di batteria che lascia spazio subito ad un intreccio di chitarra ispirato ai 5 ragazzi della East London, per poi chiudersi in claustrofobico verse che lascia spazio

di nuovo a sezioni veloci: tutto il pezzo è un cambio repentino di dinamica da piano a forte, da pulito ad elettrico, fino alla ripetizione prolungata del ritornello

accompagnata da schitarrate sempre più veloci fino alla fine del pezzo.


Tearing the Veil ha un atmosferma più metalcore nel saggio passaggio tra parti pulite e elettriche in cui accenni di growl aumetano ulteriormente la dinamica. Un bell' interludio con tom frenetici e voce sussurrata spezzano l' atmsoferma per poi esplodere nel ritornello sempre accompagnato, come un po' per tutto il pezzo, da sezioni soliste che tessono melodie armonizzate fino a sfociare in un assolo che si gusta piacevolmente, ben composto ed eseguito da entrambi i chitarristi, che sapientemente abbattono di nuovo le dinamiche come tutta la band, per poi riprenderle, in un gioco che fino alla fine del pezzo si intreccia, e che, arrivati alla seconda canzone, sembra contraddistinguere il sound della band.


Arriviamo a Die!, terzo pezzo di questo EP, che alza l' asticella dell' adrenalina: ritmica possente, ritornello breve e conciso che invita a morire, la canzone viaggia come un cavallo imbizzarrito, fino alla sezione centrale in cui è chiara l' influenza e la riconoscenza che la band campana ha nei confronti dei Maiden. Il pezzo finisce con questa sezione portata avanti per minuti, che sapientemente giostrata, non annoia.


L' EP si chiude con Harmònia. La chitarra sapientemente suonata crea atmosfera, fino all' ingresso della batteria che inizia a dettate il ritmo di marcia fino all' esplosione nel riff principale che sfocia dopo qualche minuto in un ritornello corale: l' impianto

è, ancora una volta, nella sua struttura intima, maideniano, ma i ragazzi sanno giostrarsi con trovare più moderne, dalla voce a certi arrangiamenti batteria e chitarre che rendono il tutto sicuramente più interessante. La lunga sezione strumentale a metà canzone, dopo aver svelato tutte le carte, riesce ancora una volta a tessere belle armonie, e gli assoli non sfigurano. La canzone scorre per 8 minuti tra cambi di atmosfere, chitarre armonizzate fino a chiudersi di nuovo in pulito, come il pezzo era iniziato.


Come detto prima, i Land of Damnation non sfigurano, rendono chiare e palesi le loro influenze quasi come se fosse un tributo alla band che più di tutte li ha ispirati. Il sound moderno e alcune scelte di arrangiamento rendono il mix complessivo accattivante, ma la voce non riesce a dare l' energia necessaria affinchè i pezzi possano esplodere fino a brillare di luce propria.


Un inizio comunque positivo, che denota una padronanza dell' esecuzione sicuramente ottima e alcune trovate compositive assolutamente godibili e piacevoli all' ascolto.

Le armonizzazioni non stancano e il mix è ben studiato.



Discorso diverso invece per il singolo, Voluspa, rilasciato ad Ottobre 2018.


La canzone inizia già al massimo, il riff veloce e dal sapore folk apre tutt' altra direzione al sound dei Land of Damnation, che si fa più diretto, ma sicuramente più maturo ed efficace. La voce sembra più sicura, la linea melodica convince a pieno e il ritornello è di quelli studiati per essere ricordati al primo ascolto. Una vera saetta di 6 minuti, in cui le parti sono saggiamente composte e arrangiate: in un anno i miglioramenti della compagine sono notevoli, e il singolo trasuda una consapevolezza raggiunta, oltre che una spendibilità molto maggiore data la evidente struttura del brano.

Voluspa tira, anche quando nel mezzo della canzone vi è la sezione strumentale col basso harrisiano e la chitarra pulita, che si lascia ascoltare fino all' assolo

che si trasforma in maniera egregia nel riff, fino alla ripetizione delle sezioni già ascoltate, che vanno a chiudere la canzone accompagnati da una ripetizione

del riff differente, ma efficace.


I Land of Damnation sembrano aver superato la sfida con loro stessi, e dopo un EP sfornano un pezzo dal mix curatissimo, dalle parti ben studiare e dalla

riconoscibilità e identità ormai quasi consolidata: è un voto davvero positivo, nella speranza di un album, che sarebbe un' ennesima sfida per questi ragazzi

campani, che siamo sicuri riusciranno a superare egregiamente! LAND OF DAMNATION WEBSITE: http://landofdamnation.com/index.php LAND OF DAMNATION FB PAGE: https://www.facebook.com/landofdamnation/ LAND OF DAMNATION SOUNDCLOUD: https://soundcloud.com/landofdamnation








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