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Immagine del redattoreRedazione Impatto Rock

Ας αρχισει η τελετη - LVA


In Veneto c'è una discreta scena estrema a cui non può mancare la componente black metal, e i LVA (già Lua d'inverno) se ne escono con il loro secondo LP, Ας αρχισει η τελετη, una personale rivisitazione del black metal classico a cui occasionalmente partecipano queste e quelle correnti.


Buona parte del disco è, come già detto, ascrivibile al classico black veloce e spaccaossa come Almadel o buona parte di The Scaled Spiral, a cui non mancano i midtempo graffianti e i lenti passaggi orrorifici e sinistri che invece la fanno da padrone nella pesante e marcia Gnosis Atlas Portal.


Tolto il "classicismo", ai LVA piace non poco anche il black 'n' roll, che possiamo ammirare nella sparatona di Holy Surging Fire o nella più demoniaca e sinistra Lvx vltima arma, pur non facendola mai davvero da padrone e anzi rimanendo confinato in un contesto dominato dallo standard blast/beat + tremolo guitar e occasionali rallentamenti da colata lavica. La conclusiva First Last Living One convince più di tutti nel suo mix di epiche in midtempo luride, doppiacassa secchissima, sfuriate rumoriste con fischi, rallentamenti cavernosi ed evoluzione in atmosferico cupissimo con cori pagani da età classica.


Ας αρχισει η τελετη si fa ben ascoltare nonostante la sua ruvidezza, peccando solo nell'assenza di veri picchi qualitativi per un disco che è comunque fatto bene e non è davvero mai banale, riuscendo comunque ad offrire un sacco di oscurità sonora di un certo livello, per cui date ai LVA un ascolto fiducioso.

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