Qualcuno potrà avere un déjà-vu nel leggere il titolo in questione, e quel qualcuno non si sbaglierà: My Snow Princess è stato già recensito su questi nel 2018 nella sua versione originale. Dico "originale" perché ora è in versione riregistrata, remixata e in un certo senso corretta, arricchita per l'occasione da dei featuring ad ogni brano.
A livello compositivo nell'insieme non sembra essere cambiato molto: è sempre quel black metal atmosferico di estrazione "Summoning" incentrato su tastiere: a differenza della soluzione arrangiata tipica del gruppo austriaco qui siamo di fronte ad una scelta più vicina a pianoforti, arpicordi e in generale propensioni soliste (non che manchino i momenti più orchestrali, sia chiaro).
La produzione è invece cambiata per il meglio: i brani sono decisamente più impattanti, sia a livello strumentale che a livello vocale ove previsto: ascoltare per credere l'ottima interpretazione vocale di The Night Skies Were Somber and Starless o le successive titletrack e Coffin of Fog, molto buone anche nei suoni più incisivi.
Il risultato è decisamente più professionale, anche se soffre degli stessi difetti dell'originale, ovvero un certo "rilassamento" in soluzioni già provate e riprovate (tolto forse il finale di Let the Darkness Surround Us) ed una lunghezza che non si accompagna ad una densità uniforme, per quanto possa essere considerata una scelta compositiva. L'aumento del tasso di professionalità ha comunque reso il disco decisamente più interessante e ascoltabile.
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