I Pandiscordian Necrogenesis sono una one-mand band black metal americana. E fin qui, direte voi, siamo nella normalità, nel clichè quasi. Però dobbiamo porre l'accento su una cosa: non sono un semplice progetto solista, bensì una vera e propria formazione esecutiva composta dal solo Ephemeral Domignostika, che suona da solo contemporaneamente chitarra e percussioni, à la maniera di Hombre Lobo Internacional. Solo che lui fa, appunto, black metal, in una versione primitiva, rumorosa e, udite udite, completamente improvvisata (stando almeno alle sue dichiarazioni).
Non che abbia affermato nulla di particolarmente difficile da credere, perché i brani di Outer Supernal sono duri, cattivi, marci ma decisamente semplici nel concetto. La maggior parte degli stessi può essere ricondotto al black classico norvegese, dai Mayhem più caotici (Blood Ascension, Outer Supernal) ai Dakthrone più dritti e gelidi (End Supernal, Rift Ascension). Tutto accompagnato da occasionali "incertezze ritmiche" (chiamiamole così) che rendono la cosa ancora più genuina e malsana.
A rompere la monotonia sonora, oltre agli interludi dark ambient/berlinesi (Gate of Uncreation, Gate of Vexation), ci sono un discreto numero di brani: Hidden Supernal ha un'andatura doomeggiosa con soluzioni sonore industrial/noise, Throne Ascension sfiora l'atmoblack pesantone ai limiti del depressive e Depth Ascension è praticamente un doomblack apocalittico monotono fino all'omicidio rumorista.
Pur essendo un buon lavoro, Outer Supernal soffre di qualche difetto strutturale: oltre all'assenza del basso, che rende i brani meno potenti di quanto potrebbero essere (almeno con questa soluzione sonora), la scelta di improvvisare ogni composizione rende i cambi di ritmo e di registro relativamente macchinosi, soprattutto quelli più radicali e audaci. Tuttavia Ephemeral ha dimostrato (e non era poco) che impegnandosi il giusto basta quasi nulla per fare musica di questo tipo, e quello che appare come un demo di composizioni sghembe in realtà racconta molto più di quello che sembra ad un primo ascolto.
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