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Immagine del redattoreRedazione Impatto Rock

Marlugubre - Maladie



Marlugubre è il progetto del tarantino Tiziano Colella e Maladie la sua ultima uscita: 72 minuti di musica ragionata su cui si può ampiamente discutere per dare un'inquadratura precisa nei limiti della soggettività che viene immancabilmente a dire la sua per un album con influenze così evidenti.


Perché se mi chiedessero di definirlo brevemente, Maladie è un metal a metà tra il black atmosferico e il prog death di natura opethiana con punte di gotico, come possiamo ascoltare in The Coeur of Magdalene o In Succubus Mind, e tolto il calmo acustico di Milady in apertura siamo subito infilati situazioni decisamente più estreme come il metallo nero di Bleak Are the November Nights o il sinistro valzer oscuro e smorto di Le Valtzer Magabre.


Maladie non è esattamente la rappresentazione dell'originalità musicale insomma, eppure si leva comunque lo sfizio di proporre almeno un paio di tracce più che buone: From the Ghosts Parlour prende il meglio dei primi Opeth e tra metal sparato, ruggiti, minimalismi di basso, arpeggi, voci angeliche e ripartenze di chtarre distorte e nasali si impone rispetto alla tracklist, così come Taciturn Landscape of a Violets Field che riesce a inserire senza troppi problemi passaggi più caldi folk e fiati di ottone in un contesto ragionato ma comunque decisamente duro.


Un lavoro con un certo numero di alti e bassi (mai davvero brutti in realtà) che offre comunque spunti interessanti per affinare la proposta musicale ed ergersi con decisione nel panorama musicale italiano e perché no anche estero. La lunghezza non indifferente potrebbe spaventare l'ascoltatore e forse una prolissità minore in certi punti avrebbe aiutato, ma un ascolto se lo merita comunque, almeno per i suoi già citati momenti migliori.

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