Lo scorso week end , circa settanta metallari scatenati si sono mossi a Pianura, al solito Circolo Happy Days per la terza serata targata "Impatto Rock" improntata su sonorità ben descritte dal nome a tema per la serata "From Wood To Metal". La piccola "kermesse" era costituita dai Megaride(ad aprire a serata) seguiti da La Janara ed headliner della serata : i Dresda Code, in promozione del loro ultimo EP il cui ricavato andrà all'assocazione ambientalista "Sea Sheperd".
Ambientalismo e metal,un connubio perfetto! Iniziamo subito con il report della serata.
[ MEGARIDE ]
È la prima volta che vede e sento questo gruppo dal vivo, il genere non era il mio preferito ma devo dire che l'impatto e la carica di questi ragazzi è stata notevole! Hanno infiammato il palco dal primo all'ultimo minuto. Se non erro era la prima volta che li vedevo in un contesto del genere e devo dire che hanno fatto la loro porca figura. Naturalmente, come ogni band emergente, vi è ancora molto da limare, ma il potenziale di questo progetto è assolutamente valido e secondo me, con le giuste scelte , i ragazzi potranno raggiungere grandi obiettivi! Bravi!
[ LA JANARA ]
Oramai i ragazzi de "La Janara" sono carta conosciuta ed una garanzia assolutamente in eventi del genere. La frontwoman, appunto "La Janara" , ha una presenza scenica degna di nota e piena di grinta che ti fa gustare la loro setlist dall'inizio alla fine. La sezione ritmica ben compatta e granitica che appunto da la giusta "pacca" ai brani proposti dal loro primo full lenght uscito per "Black Widow Recods". Ho saputo poi che il loro chitarrista "Il Boia" non era al massimo della sua forma fisica,nonostante ciò e qualche problemino sui suoni (nonostante la buona acustica del circolo,si tratta comunque di un posto a capienza massima di 50 persone, di fatti la serata può essere considerata come sold out,ndr) devo dire che i loro 40 min di set sono stati degni di nota : non vedo l'ora di rivederli dal vivo, e attendo con ansia il loro nuovo materiale!
[ DRESDA CODE ] Ultimo gruppo a saliere sul palco sono i Dresda Code, anche loro abbastanza rodati nella scena underground partenopea,dopo aver pubblicato nel 2015 il loro EP di debutto "From The Forest", che ha ricevuto buoni consensi da parte della critica specializzata italiana(metal in italy,metal italia etcc...),Attualmente sono in promozione del loro“As The Ocean Disappears”, il secondo EP nato in collaborazione con “Sea Shepherd Italia” e, a tal proposito, parte dei ricavati verranno donati a questa storica onlus che da anni si batte per la salvaguardia delle specie marine in via d’estinzione.
Rispetto al lavoro precedente, in questo secondo disco non saranno presenti inediti, bensì una serie di cover ripescate tra i classici del Rock di ogni epoca e ritradotte in chiave “alternativa”. La set list come giusto che sia è predominata maggiormente dai lavori del secondo,ma non mancano le canzoni del loro primo Ep come Deadwood tales e Blindness (da cui è tratto il loro videoclip ufficiale). Rispetto alle volte precedenti noto un grosso miglioramento sia al livello esecutivo che di presenza scenica, hanno fatto un enorme salto di qualità e credo che con le giuste accortezze i ragazzi (già singolarmente molto preparati) possano sempre di più migliorare e acquisire sempre più consensi. Il loro metal è contornato da sound tribali che personalmente apprezzo,soprattutto il suono secco del rullante del batterista Vincenzo Curcio (suonato senza la classica cordiera che caratterizza il suono di questo tamburo) è una scelta stilistica che ho apprezzato.
Torno a casa soddisfatto e mi auguro sempre che la risposta di pubblico a queste serate sia sempre così soddisfacente perchè solo così l'underground può vivere e sopravvivere, unendosi e non facendo "guerre inutili" tra noi appassionati di questa musica...la realtà è difficile, queste serate però sono assolutamente un oasi di speranza per tutti noi musicisti del napoletano.
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