top of page
Cerca
Immagine del redattoreImpatto Rock Napoli

INTERVISTA - FRANCESCO LUZ

Dopo un periodo relativamente lungo di stop, sono di nuovo qui, alla scoperta di nuovi talenti e di quello che c'è sotto i loro personaggi e la loro musica. Oggi porto le parole di un musicista facente parte di un filone musicale differente rispetto a tutti quelli da me intervistati fino ad oggi. Francesco Luz è il nome del protagonista di questa nuova intervista!  Nato a Roma nell'82, Francesco Luz ha fatto parte per anni di un progetto chiamato ''Trim'', con il quale è riuscito a viaggiare grazie alla sua musica dall'Italia, alla Grecia, fino in Australia. Dopo 18 anni di musica, ha preso la decisione di dedicarsi ad un progetto solista, facendo uscire il suo primo album inedito ed autoprodotto ''Extraordinary Man'', un album eterogeneo, ricco di influenze differenti, dal rock, al blues fino a toccare le sfumature più classiche del pop. Vi riporto ora le risposte che Francesco Luz ha dato alle mie domande, con le quali ci ha spiegato ed illustrato i punti cardine del suo progetto,ma allo stesso tempo ha voluto accompagnarci anche all'interno della sua psiche, raccontandoci cosa c'è effettivamente dietro le note del suo album. -Come è nato questo progetto? L'idea di pubblicare un album credo sia la prima cosa che viene in mente a chiunque inizi a suonare uno strumento o a cantare. Credo sia nata quando avevo 14 anni è ho comprato la mia prima chitarra. Un anno e mezzo fa (dopo un lungo percorso introspettivo) ho capito tante cose: ho allontanato le persone negative, ho capito che volevo comunicare qualcosa e che volevo esprimere la mia musica. Nessuna velleità di fama, o denaro; solo scrivere, suonare e cantare le mie canzoni! -Come mai, dopo tanti anni nel mondo della musica, hai deciso di incidere l'album proprio ora? Probabilmente per paura, condizionato da tante persone, anche musicisti, che mi sconsigliavano di farlo perchè “tanto se non sei raccomandato non vai da nessuna parte”...  Mettiamoci che poi la vita ti mette di fronte ai problemi “classici”: amore, lavoro, soldi e anche ad avvenimenti più piacevoli, ma altrettanto impegnativi come la costruzione di una famiglia e la nascita di due figli. -Da dove o cosa hai preso ispirazione per la composizione? Dalla musica che mi circonda e da quella che ho sempre ascoltato, dagli avvenimenti che si vivonodi di giorno in giorno e soprattutto da quel lungo percorso introspettivo che ho citato prima... Sono unapersona totalmente diversa rispetto a 7 o 8 anni fa; credo migliore, sicuramente diversa. Questo cambiamento è stato l'ispirazione più grande -C'è qualche artista a cui ti ispiri o che in questi anni ha condizionato di più il tuo modo di faremusica? Ce ne sono a centinaia. Credo di aver immagazzinato qualcosa di tutti i gruppi e i musicisti che ho sempre ascoltato. Di conseguenza c'è qualcosa dei Beatles, dei Pink Floyd, dei Genesis, e di tanti altri nella mia musica. -So che è presente una doppia collaborazione, parlaci di come è stata e di come ti sei trovato alavorare con loro. Grazie per la domanda! Lavorare con Luigi Abramo e con Matteo Palladini è stato facile. Primo perchè sono, nei loro ambiti, due persone valide, ma soprattutto perchè sono due amici! Luigi oltre ad aver scritto per me i testi di 3 canzoni che compongono l'album, mi ha anche regalato due canzoni che ho subito fatto mie e che lo impreziosiscono. Inoltre ci unisce l'amore per la musica, in particolare per la musica dei Beatles, che che grazie alla compagnia dei “Beatles a Roma” portiamo in giro per i locali ed i teatri di Roma e d'Italia. Matteo invece è un grande chitarrista e diventerà anche un grande tecnico del suono; il suo lavoro con gli “Heartache” è di altissimo livello! -Cosa vuoi comunicare con questo album e cosa invece con la tua musica in generale? In generale questo album rappresenta il mio personale percorso verso la presa di coscienza della realtà che mi circonda e della sua lettura dal punto di vista emotivo. Partendo dall'analisi del mio micromondo personale per arrivare ad una consapevolezza più universale di in macrocosmo più grande. Il leit-motiv sono sicuramente le emozioni che tanto caratterizzano l'essere umano come individuo e come comunità. -In che modo pensi il tuo lavoro possa trasmettere il messaggio che vuoi condividere? La volontà è innanzitutto quella di veicolare quelle emozioni attraverso il linguaggio che meglio conosco, quello della musica. Credo che il pensiero diventi trasmissibile senza parole solo attraverso la condivisione totalizzante di una forma di melodia con portata emotiva senza filtri. Almeno questo è quello che cerco di fare con la mia musica -Qual è tra i pezzi del tuo album il tuo preferito e perché? Domanda complicata... è come se mi chiedessi chi preferisco tra mamma e papà o tra miei due figli. Diciamo che sono affezionato a tutti i pezzi ma che forse una leggerissima preferenza ce la ha la title track “Extraordinary men”. -Quanto ti ha dato e quanto ti ha insegnato la musica e il mondo dello spettacolo in generale inquesti anni? La musica mi ha dato tanto, ma ha anche preteso tanto. Il mondo dello spettacolo lo ho vissuto da comprimario e sempre in disparte e non credo che possa dare più di qualche mera soddisfazione economica -Lascia un messaggio a chi, come te, ha un sogno e vuole inseguirlo! Io cerco di suonare per comunicare qualcosa e per il semplice piacere di farlo senza cercare disperatamente fama o denaro. Credo che questo sia il messaggio giusto da lasciare a chi come mescrive canzoni e cerca di farsi strada nel mondo della musica Così Francesco Luz si presenta, con un album pieno di riflessioni, in cui ha voluto incanalare la sua vera essenza, o meglio, ciò che oggi è diventato. Io l'ho ascoltato a cuore aperto e soprattutto a MENTE aperta, assaporando ogni sfumatura, ogni passaggio, ogni traccia... e vi assicuro che hanno tutte qualcosa da dire. Spero quindi che anche voi possiate apprezzare chi, come lui, mette cuore ed animo in quello che fa. Marianna Silvestri



21 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page