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  • Immagine del redattoreRedazione Impatto Rock

Hate & Merda - Ovunque Distruggi


È incredibile che siano passati sei anni, una pandemia a più ondate e una quasi guerra da quel devastante La Capitale del Male, che tanto infiammò la penisola tra stereo e concerti nei locali giusti. Finalmente abbiamo un nuovo Hate & Merda e il risultato è decisamente buono, più orientato verso soluzioni più serrate e dirette ma mai banali: Ovunque Distruggi è ovunque ma soprattutto qui ad ammazzare tutto quello che c'è di buono in questo simpatico paese.


Lo si capisce subito da Zoster, vero proprio primo brano dopo l'intro casinista de Il Lungo Addio: minimalismi pizzicati e tastiera scintillosa, riffoni con bassone metallone malvagio, tamburi lugubri, finali tristi malsani e soprattutto un talking contro tutto e tutti. Ma soprattutto con Andrà Tutto Muori, crustoide scapoccione come piace a noi, che nonostante i passaggi di puro doom passa come punk annerito rapido e doloroso.


Se è lo sludge punk a salutarci in coda con Incontrovertibile, buona parte della seconda metà del disco è il festival del noise rock esplosivo e disperato: vedasi Cardioide o la drammatica Sotto Voce nonostante un onirismo di fatto malsano, così come Un Coltello Sotto Il Letto Divide Il Dolore in Due che si leva comunque lo sfizio di richiamare in causa schitarrate fangose e momenti relativamente più ragionati e quasi matematici.


Ovunque Distruggi è la maturità di Hate & Merda, che dimostra di ancorare saldamente quanto detto con La Capitale del Male senza adagiarsi sugli allori e anzi proponendo nuove suggestioni e nuove metodologie per far del male all'ascoltatore, che ne uscirà colpito e soddisfatto come poche altre volte. Non abbiate alcuna paura nel dargli un ascolto, oppure sì.

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