Non c'è molto da dire di questi Amataster, a parte che sono una one man band del lucano John Poltergeist, nata (probabilmente) nella seconda metà del 2018, autrice per ora del solo qui presente EP Frammenti. E come suona? "Solito" black metal atmosferico? Più o meno, ma andiamo nel dettaglio.
Dalla opener L'anima è in fiamme sembrerebbe così: tolto l'intro di ambient new age e voce femminea, il brano vero è proprio è un nero metallo atmosferico bello sparato, dalle chitarre zanzarose, solismi heavy e lo scream tagliente con tanto eco, come il vento in un canyon. La successiva Perché? conferma la direzione del disco, con più melodie e break pesanti, ben accompagnato da una voce spettrale.
A discostarsi leggermente da quel che si è sentito fino ad ora è Dono delle ombre, con la sua andatura lenta e il suo muro di melodie sembra evocare soluzioni blackgaze, prima della solita evoluzione atmosferica vorticista. Con la conclusiva A.T. The Heart si entra invece brevemente in territori depressive, per poi ripartire velocemente verso le bufere di neve delle sonorità di riferimento.
Frammenti esce un po' fuori dal nulla e consegna una sorprendente prova di solidità compositiva, con qualche leggero interrogativo sulla produzione in alcuni punti e la consapevolezza che a livello di originalità non offre nulla di più del solito. Però come premessa di qualche discorso futuro è decisamente positivo.
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