Ascolto interessante questo Delusion of Negation dei pugliesi Zolfo, che si rifanno prepotentemente a quello stoner doom malsano e occulto che tanti afieri ha avuto ma è storicamente ben rappresentato dagli Electric Wizard, con una leggera tinta spazialoide galleggiante.
Inner Freeze ad esempio parte alla grandissima con riffoni precipitanti, screamneri, ascendenze psichedeliche, fischi di chitarra lancinanti e andature di ride a campana della morte, così come Existential Prolapse inserisce lo stoner occulto che si alterna dinamicamente tra andature ipno ossessive e riffoni propriamente doom, con una batteria che gestisce bene sia le accelerazioni in doppio pedale che le cavalcate horror della conclusione.
Delusion of Negation è decisamente ambizioso, e non sorprende la durata delle ultime due tracce: la climatica titletrack inizia dallo psychdoom minimale bassistico, inserisce sbrodolate psicolisergiche prima e una chitarra ferrosa tremolante per poi finalmente esplodere nello sludge doom più nero con bonus di momento bluesy sul finale, come i migliori Sleep, infine The Deepest Abyss se possibile amplia decisamente il concetto di minimalismo ambient doom per introdurre senza alcun preavviso il drop di chitarra più sgranato e pesante che ci sia, un una lunga discesa ipnotica negli abissi dell'inferno più drogato e ripetitivo che ci sia.
Quello che ad un primo ascolto meno attento può sembrare una buona sequenza di citazionismi e derivati si mostra per un lavoro contemporaneamente trascinante, personale, ambizioso e diretto, dove quasi nulla è lasciato al caso, in grado di soddisfare il palato del fan del metal più occulto e sulfureo.
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